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Per la maggior parte dei veicoli l'esame obligatorio scatta ogni due anni. Per contrastare l'aumento dei costi si può chiedere, una tantum, il bonus "veicoli sicuri".

bonus I costi e il bonus

L'ultima legge a riguardo ha modificato a rialzo l'importo della revisione, aumentando di 9.95 euro. Di fatto, quindi, il costo è passato da 45 a 54, 95 euro per le revisioni effettuate direttamente alla Motorizzazione, mentre per quelle fatte nelle officine autoizzate , includendo l'IVA, il ritocco verso l'alto è di 12,14 euro, passando da 66,88 a 79,02 euro.

Tuttavia, a fronte della crescita della spesa, viene riconosciuto un "Buono veicoli sicuri" del valore di 9,95 euro (pari quindi all'aumento applicato dalla Motorizzazione), che deve essere richiesto da chi effettua la revisione con le nuove tariffe: il bonus è una tantum, cioè vale a dire per un veicolo e per una sola volta (quindi chi possiede due auto e una solo moto, per esempio, può chiedere il bonus solamente per un veicolo). Da maggio scorso si può chiedere il contributo per i veicoli revisionati nel 2022.

 

Sul sito del ministero delle Infrastrutture e delle attività sostenibili è attiva una piattaforma ( www.bonusveicolisicuri.it ), a cui si accede con SPID, in cui vanno inserite la data in cui si è effettuata la revisione, la targa del veicolo, l'email e  l'Iban per l'accredito del bonus direttamente sul proprio conto corrente.

Il bonus funziona in base al criterio del "chi prima arriva meglio si accomoda", nel senso che sarà concesso fino a esaurimento dei fondi stanziati: 4 milioni di euro per il triennio 2022 - 2024, che dovrebbero quindi riuscire a coprire poco più di 400mila bonus.

 



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